Non esistono trucchi o magie per usare i social in campagna elettorale. Ma si possono seguire alcuni consigli che messi insieme ne fanno una mini guida.
Dell’importanza dei social in campagna elettorale ne avevo parlato sempre su questo blog.
I social network filtrano e modificano i messaggi politici prima che entrino nel nostro cervello e sono un importante complemento alla strategia di marketing politico di un candidato o di un partito.
Questi consigli note forniscono una migliore comprensione del rapporto tra candidati, marketing politico, elettori e social network:
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- È impensabile lasciare la questione dei social network fuori dalla strategia di marketing politico. Lavorare sui social network non significa trascurare altri aspetti della campagna (il web, le mail, la campagna territoriale, la televisione, la radio, il porta a porta, la carta stampata…). Non si tratta di sostituire, ma di integrare. E i social possono integrare amplificando il messaggio politico.
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- I social network da soli non vincono le elezioni. Né sono vinti dalla sola campagna territoriale, né dalla sola televisione, né dal solo marketing politico, né da nient’altro. Quindi i social network influenzano, ma non vincono da soli. Sono necessarie, ma non sufficienti.
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- Sia i social network che i media convenzionali sono mediatori tra il sistema politico e i cittadini e svolgono un ruolo di filtro e modifica dei messaggi prima che entrino nel cervello.
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- I messaggi ricevuti attraverso i social network sono diversi da quelli ricevuti attraverso i media convenzionali perché sono più frammentati, più plurali, più contraddittori, più corti, più disarticolati, più fuggevoli, più personalizzati e sopratutto più emotivi.
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- Per progettare una strategia di marketing politico nei social network, è necessario determinare bene il pubblico a cui la comunicazione è diretta, capire come queste persone vivono e come comunicano, conoscere i principali problemi che hanno, elaborare un messaggio appropriato per loro e sviluppare strategie di comunicazione differenziate in base a ciascuno dei social network.
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- Da un punto di vista generale, si potrebbe dire che i social network sono molto utili per mobilitare l’elettorato già “convinto” e che la mobilitazione di questi generi motivazione, contenuti ed emozioni verso altri.
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- È necessario prendere in considerazione i diversi profili di pubblico che troviamo nei diversi social network. Twitter e Facebook non sono per nulla la stessa cosa. Adottare la stessa strategia su tutte e due le piattaforme non avrà i risultati sperati.
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- La chiave dei messaggi sarà sempre emotiva, perché questa è la base fondamentale del processo decisionale. Devono però essere forniti elementi di razionalità per la “giustificazione” razionale delle decisioni.
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